Mostra Michele Anselmo

/Frammenti dell’Uno

Il tutto può contenere un frammento. Non può avvenire il contrario. Un frammento non può contenere il tutto.

Per Michele Anselmo stare nel mondo significa esserci, come Uno, ma ancora di più come Tutto.

 Frammenti dell’Uno indaga il concetto di frammento nella visione dell’artista, secondo una tendenza che pur assumendo il frammento come modello della sua creazione, tenta di costruire intorno un interesse non solo individuale e percettivo dato dallo sguardo dell’Uno.

E   la prospettiva del Tutto, della totalità delle cose che ci compongono, a spostare lo sguardo verso una dimensione di maggiore partecipazione, dove il frammento oltre che semplice Forma mentis -elemento artistico e concettuale – diventa un’occasione di riflessione pragmatica.

Michele Anselmo, Popolazione mondiale, 2013. Pennarello indelebile e Tratto Pen, 150x120 cm.

L’arte di Michele è una metafora della vita. Anche il Frammento è metafora, è una parte dell’Uno, e quindi di Noi.E la totalità di quei frammenti a comporci come Tutto.

Infatti, l’artista rivela la sua fragilità come Frammento. L’Uno è consapevole della propria reale identità solo quando chi osserva e chi è osservato, e cioè l’arista e il suo pubblico, diventano la stessa cosa. Michele cerca costantemente il contatto con il suo osservatore, con l’altro. Nelle sue opere tutto è composizione e relazione. Questa necessità di comunicare i pensieri, le idee e i sentimenti si traduce nella realtà attraverso l’uso del colore.

Il colore non è solo sostanza, è personificazione. E’ ancora metafora. Serve per trovare una sintonia con il mondo, per configurare la realtà circostante è connettersi. Ogni gradazione cromatica nasce per liberare una parte del sè, un Frammento dell’Uno, e per manifestare la sua natura.

Ogni colore rispecchia una parte della mia sensibilità. La sensibilità di ciascun individuo. Sarebbe impossibile utilizzare un solo colore. Ogni colore racchiude un un’universo. Il mio.

→ Stampe di Michele Anselmo

michele anselmo
michele anselmo
Selezioni di stampe di Michele Anselmo

Gli universi del sé prendono forma attraverso i colori. L’Uno è la sorgente che emana dimensioni e direzioni che prendono vita e compongono lo spazio.

Tutto diventa energia, intesa dall’artista come energia cromatica che scaturisce nel pensiero e nell’immaginazione. Il colore si muove, fluttua sulla superficie della mente e crea forme.

Quando l’artista lavora entra in uno stato meditativo, concentrato a riprodurre le immagini mentali. Confida in istinti e sentimenti e consente ai pensieri di inserirsi tra le forme. Realismo e astrazioni si fondono così nel foglio sotto forma di frammenti di vita, piccolissimi, legati tra loro da linee infinite che si accentuano a vicenda. L’una esiste grazie all’altra.I due mondi, quello interiore ed esteriore, sono finalmente insieme.

Già da bambino il colore era dentro di me, così come le cose astratte. Le visioni erano fotografate nella mia mente. Dovevo solo elaborarle. E’ così che ho riprodotto quello che vedevo e che sentivo. Lho fatto attraverso il colore.

Le opere di Michele spingono chi le guarda a desiderare un rapporto con esse, a entrare visivamente nella profondità delle cose. E’ una sensazione di forza quella che attira lo spettatore dentro il quadro, fino a perdersi. Siamo dentro, vicini e distanti, come quei frammenti.

In opere come Frammentazione mentale o Popolazione mondiale è chiaro che per l’artista non esistono opposti, ma solo complementarità. Nella nostra mente, come nelle opere, possono convivere sia una cosa che il suo contrario. Gli opposti, come i Frammenti, sono diversità apparenti, complementari e necessari alla realizzazione di un’unica realtà.

Michele Anselmo
michele anselmo

Siamo un Tutto in costante connessione e in continua interazione.

Creare connessioni ci permette di comprendere il mondo che ci circonda. Lo facciamo da sempre. L’arte di Michele è una vera e propria forma di connessione attraverso la quale il pensiero creativo e le forme si contaminano e si intersecano, fino a raggiungere il loro equilibrio. L’equilibrio dell’Uno. Il colore, espressione dell’Uno come Tutto, non muore mai, come il segno e la linea, come l’idea. Gli effetti del colore diventano immagini, emozioni, reazioni fisiologiche e ottiche e ci conducono in un’altra dimensione della coscienza, rendendoci consapevoli dell’ampiezza della vita.

Per Michele Anselmo stare nel mondo significa esserci, come Uno, ma ancora di più come Tutto.

Perché il tutto può contenere un frammento. Mentre un frammento non può contenere il tutto.

Come in una composizione un elemento, solo, non comunica quanto due elementi presi insieme, e quindi in relazione, allo stesso modo un solo frammento testimonierebbe l’impossibilità di ogni compiutezza. Sebbene la ricerca dell’unità possa manifestarsi come pretesa utopica, impossibile da cogliere e realizzare, è proprio la sensazione di incompiutezza che rivela la fragilità dell’artista.

Mi sento fragile solo come Uno. Ho bisogno di tutti i miei frammenti di colore per esserci e comunicare. Il colore è il fluire della vita, è la sintesi e l’armonia delle cose.

Un frammento è un piccolo pezzo staccato da un corpo qualunque. La fragilità è il suo dramma, evoca la realtà della condizione umana, della vita frammentata, traumatizzata. Eppure, dentro di sé esprime una speranza, quella di scomporsi e ricomporsi in altre nuove forme per ritrovare la concretezza dell’insieme in infiniti Frammenti.

 Le opere in mostra partono dal concetto di frammento per risalire ad un Tutto su cui interrogarsi. Perché, in fondo, tutti Noi siamo pezzi del!’Uno, fragili nella nostra nuda frammentarietà.

/Frammenti dell’Uno

15 aprile 2023 – 14 maggio 2023
Un progetto di ultrablu.
A cura di Veronica La Manna

Inaugurazione
15 aprile 2023, ore 17:30
Piazza Americo Capponi, 7 00193, Roma

Orari di visita
dal lunedì al venerdì: 11 – 20
sabato: 15 – 22

Ingresso gratuito.
Non è richiesta prenotazione